Un pollaio antiproiettile

Giovedì 20 gennaio 2011 era la data fissata per l’incontro tra gli studenti che stanno occupando l’aula studio, i prorettori che si stanno occupando della vicenda, il delegato del rettore per gli spazi didattici e i rappresentanti degli studenti istituzionali. Lo scopo della riunione doveva essere quello di dare una svolta definitiva alla “questione Pollaio”, individuando finalmente un modo per permettere agli studenti di gestire uno spazio all’interno dell’Ateneo rispettandone lo statuto.

I servizi di intelligence del Pollaio avevano riportato da più fonti possibili operazioni sospette sulla zona aulette per il 20 gennaio, ma si sospettava al più il cambio di alcune serrature, soprattutto in seguito alle varie dichiarazioni distensive e apparentemente invitanti al dialogo da parte dell’Ateneo; invece…

Giovedì 20 gennaio 2011 prima dell’alba, praticamente nottetempo, degli operai si sono recati presso il prefabbricato e hanno sigillato con delle lastre metalliche, costruite su misura, porte e finestre delle aule didattiche E, F, G, normalmente utilizzate per studiare quando l’Aula Studio era piena. Solo un tempestivo intervento degli studenti che presidiavano l’aula, allarmati dal rumore degli avvitatori, ha impedito che anche il corridoio (che porta sia alle menzionate aule che agli unici bagni disponibili) venisse sigillato.

Non capiamo il perché di un simile gesto a poche ore dalla riunione che, perlomeno nel nostro sentire, avrebbe dovuto riavvicinare le due parti. C’è chi ipotizza sia stata una sorta di prova di forza (“possiamo sbattervi fuori quando vogliamo”), chi un deliberato tentativo di impedirci di accedere ai servizi igienici (anche il Prorettore A. Gennaro evidentemente sa che chi che no caga, sciopa) per rendere estremamente disagevole la permanenza in aula studio (semplicemente avvitando dall’esterno un chiavistello?), chi un tentativo di indurci in un passo falso (tipo rimuovere lastre e chiavistello, operazione che richiederebbe pochi minuti), chi una vera e propria trappola.

Le motivazioni ufficiali sono ovviamente diverse: sarebbe stato necessario sigillare le aule per evitare che qualche senzatetto le eleggesse a sua dimora. Era davvero necessario farlo di notte, in segreto e in tutta fretta? Davvero, dopo tutte le ispezioni fatte, nessuno si era accorto del “problema” dell’accesso ai bagni?

Non vogliamo tuttavia fare alcun processo alle intenzioni, lasciamo ai lettori trarre le dovute conclusioni; in ogni caso, riteniamo che la riunione avvenuta in giornata sia comunque stata positiva, anche se non possiamo fare a meno di manifestare il nostro disappunto per questo atto teatrale che crediamo avrebbe potuto essere evitato

Ecco cosa scrive, a caldo, un frequentatore dell’Aula Studio dopo aver appreso dai giornali la notizia della chiusura:

E’ quasi insopportabile, molto spesso, l’atteggiamento di chi sorride davanti e ghigna dietro.

La notizia della giornata, fresca fresca, ce la reca “il mattino” di Padova. E’ un trafiletto di tre righe, leggetelo. Vorrei essere superpartes, e commentare la notizia in maniera distaccata, proprio come la riporta il giornale, ma questa volta non mi riesce. Non riesco a capire certe bassezze che ancora vengono adottate, come se non si stesse parlando tra persone adulte e responsabili, che dai lati opposti di un tavolo schierano le pedine bianche dei diritti contro le nere della burocrazia.
No, certo, qui’ abbiamo a che fare con un vecchio asino scalciante contro il fattore stanco. E allora che si fa? Naturalmente si organizza la vecchia trappola della carota nella stalla.

Dopo aver chiesto ancora una volta e a gran voce una riunione, finalmente e’ stata ottenuta, questa volta con il desiderio di sistemare nero su bianco tutto il fumo di promesse “candidamente” dispensate negli ultimi tre anni.

E, mentre davanti a noi sorridono e dicono, si’ certo, ci troveremo per la riunione, dietro la schiena la mano nascosta gia’ sta componendo il numero di telefono. Presto, vi paghiamo gli straordinari, colpite alle cinque del mattino. Sigillate tutto. Cosi’, una volta al tavolo della riunione, noi abbiamo le briglie, e loro le briciole, e la storia si chiude.

Un vero atteggiamento cooperativo e aperto, i giusti presupposti per un dialogo pulito e chiaro.

La riunione, a questo punto, sembra solo una trappola: appena tutti i “riottosi” sono in sala, qualcuno fara’ sgomberare il posto e sigillera’ tutto. La riunione si aprira’ con una risata satanica, una porta che sbatte e l’ennesima serpeggiante consapevolezza di essere stati fregati?

Pensieri che ben rappresentano lo stato d’animo di chi giovedì mattina è passato in Pollaio. Aggiungiamo qualche foto del fattaccio:

Concludiamo con un po’ di ironia, che fortunatamente non ci manca, anche perché altrimenti ci saremmo già mangiati il fegato… A voi la copia di alcuni fogli comparsi sulle lamiere installate per toglierci il Sole:

I fatti

Una velata ironia

Polli di Pollaio su Radio Cooperativa e RadioBue

A questo link l’intervista tenuta oggi sabato 15 gennaio per Radio Cooperativa, in cui si parla della questione Pollaio con alcuni pollaisti ed ex-pollaisti ed il Prorettore all’Edilizia il Prof. Armando Gennaro:

Radio Cooperativa, Speciale Pollaio 15 gennaio 2011

Quello che Enrico stava cercando di dire alla fine della trasmissione e si è dimenticato sotto l’effetto dei farmaci anti-influenzali era l’aneddoto riguardante il Prof. Schiavon e le sue statistiche sull’afflusso di studenti nelle aule studio: pare infatti che sospettasse che i ragazzi del Pollaio organizzassero in qualche modo gli altri Studenti per farli andare a studiare in massa di notte al Paolotti per falsificare le sue statistiche e fare risultare dalle stesse un maggiore bisogno di aule studio aperte la sera rispetto a quello reale. Cosa si fa pur di non ammettere che gli studenti avrebbero bisogno di aule aperte anche di notte…

A quest’altro link invece la trasmissione registrata per RadioBue in Acquario, che verrà trasmessa anche sulle frequenze di Radio Cooperativa:

Il Bue ed il Pollo che studiava troppo (download)

Un esempio illuminante

A dimostrazione che quello che chiediamo non e’ qualcosa di inconciliabile con le leggi ed i regolamenti di un Ateneo, ecco un bando dell’Università degli Studi di Catania grazie al quale ad associazioni studentesche viene assegnata la gestione di due aule di proprietà dell’Ateneo catanese.

Il bando in questione non potrebbe essere usato tale e quale per risolvere la questione Pollaio, in particolare l’assegnazione non potrebbe essere rinnovata oltre un anno, inoltre il Pollaio non necessita dell’assegnazione di fondi.

Non siamo affatto certi che la via dell’associazione sia la migliore strada da seguire, sappiamo pero’ che si tratta di una possibilità concreta e ne terremo conto.

Rassegna stampa, 12 e 13 gennaio 2011

13 gennaio 2010

Nel seguente articolo viene citato l’inesistente “prorettore allo Studio”. Riteniamo che il giornalista volesse riferirsi al prorettore alla condizione studentesca, il Prof. Guido Scutari.

Il Gazzettino, 13 gennaio 2011

12 gennaio 2010

Il Mattino di Padova, 12 gennaio 2011

Il gazzettino, 12 gennaio 2011

Corriere del Veneto, 12 gennaio 2011

Il Pollaio a TV7 TG Notizie

Vi presentiamo di seguito l’estratto riguardante la riapertura del Pollaio del TV7 TG Notizie andato in onda l’11 gennaio 2011. E’ possibile anche scaricare il servizio o vedere l’intero telegiornale in streaming dal sito web dell’emittente. I diritti sul video appartengono a Gruppo TV7.

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Rinfresco propiziatorio per la riapertura dell’aula studio Pollaio

Dopo un anno di inattivita’ l’aula studio Pollaio ha riaperto. Per festeggiare l’avvenimento invitiamo gli studenti e tutto il personale dell’Ateneo (in primis i nostri Professori) ad un rifresco che verra’ offerto martedi’ 11 gennaio 2011 presso la stanza attigua all’aula studio (l’Acquario) a partire delle ore 12:30. Sentitevi liberi di estendere il presente invito.

Per chi non lo sapesse l’aula ha riaperto nella sua sede storica di via Marzolo, all’interno del cortile che si trova tra i Dipartimenti di Farmacia e Chimica.

Accorrete numerosi!

Riapertura del Pollaio di Via Marzolo

Oggi 5 gennaio 2011, a quasi un anno di distanza dalla chiusura della parte di prefabbricato dove avevano sede Pollaio & Acquario, gli Studenti hanno riaperto la vecchia struttura.

Dopo il trasferimento al Paolotti molti degli accordi presi con l’Ateneo sono stati disattesi con la scusa del ricambio di alcune cariche ai vertici dell’Ateneo e che gli accordi presi con gli Studenti, per ingenuità ed eccessiva fiducia di quest’ultimi, non erano stati messi per iscritto.
Nel gruppo di Studenti impegnati a far proseguire questa decennale esperienza ha sempre prevalso l’idea di risolvere ogni questione per via diplomatica.
Dopo però un anno di promesse che fanno pensare al fatto che in futuro nulla possa cambiare in meglio presso l’aula Paolotti, dato che più volte è stata indicata come un progetto “slegato da quella che era l’esperienza Pollaio che è invece da ritenersi conclusa”, l’esasperazione sembra avere preso il sopravvento.

Tra gli Studenti interessati ha quindi raggiunto una schiacciante maggioranza l’idea che se i patti presi non valgono per l’Ateneo (e nessuno nell’Ateneo sembra intenzionato anche solo a ridiscuterli), allora non valgono nemmeno per gli Studenti e tutto l’accordo deve saltare.
Se ai Professori attualmente in carica ai Vertici dell’Ateneo non sembrano realizzabili i patti stipulati dai Loro predecessori, allora che si riparta da dove eravamo 4 anni fa.
“Uno ad uno palla al centro”: gli Studenti riaprono il Pollaio di Via Marzolo e se l’Ateneo vuole sfrattarli, lo faccia proponendo una soluzione alternativa alla sede di via Paolotti (a quanto pare inadeguata per vari motivi), proposta che poi andrà discussa con gli Studenti.

Gli Studenti sono stati molto pazienti finora e stanno pagando da un anno per un problema di cui avevano già trovato soluzione con i precedenti Vertici dell’Ateneo.

p.s.
Nella riapertura dei locali di Via Marzolo non è stata danneggiata nessuna struttura dell’Ateneo, sono stati riaperti dei locali abbandonati (anche se comunque riscaldati) e l’accesso alle aule è consentito solo a Studenti e al personale dell’Ateneo.

Comunicato ufficiale della riapertura

Domande Frequenti (FAQ) sulla riapertura

Risposta alla lettera del 21 Giugno 2010 con Prot.37256

Reazione: Qualche buona notizia

In seguito al “mail bombing” di cui al post precedente, il Delegato Schiavon ha avuto un incontro con il Rettore ed afferma di avere concordato l’apertura dell’aula studio Tito Livio, a meno dei giorni festivi, nel periodo natalizio.

Ha aggiunto anche di essere molto stupito del fatto che gli venga chiesto di aprire un’aula studio in in periodo in cui non ci sono studenti che hanno bisogno di studiare, dato che saranno tutti in ferie. Afferma inoltre (smentendo alcuni punti della lettera da Lui firmata con prot.37256), di essersi limitato a fare quello che viene fatto ogni anno e di non capire il motivo di tale putiferio.

Gli ricordiamo quindi, che il motivo per il quale gli altri anni l’Ateneo si poteva permettere di chiudere tutto (per ben più di 6 giorni), era dato semplicemente dal fatto che c’era il Pollaio aperto!
Sebbene dall’Ateneo non fosse riconosciuto come “aula studio”, nella pratica lo era ed in quel periodo era preso d’assalto dagli studenti che non avevano altro posto dove andare.