Qualche giorno fa è apparso nell’atrio dell’aula studio un mobile blu. Per quanto impolverato e retrò l’abbiamo accolto con favore riconoscendo in lui uno dei “Puffi Blu” del Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata (DMPA). Queste postazioni, per chi non lo sapesse, contengono dei computer che permettono la consultazione delle bacheche elettroniche agli studenti, per l’iscrizione agli esami e la visione delle liste con i voti.
Tutto sembrava perfettamente ragionevole: nuova aula studio, nuovo puffo blu del DMPA (i tecnici informatici preferiscono installare e mettere a disposizione un computer vecchio piuttosto che fare il lavoro di front office). La comparsa del puffo blu ci ha quindi fatto sperare che alla presenza del mobile sarebbe a breve seguita quella del computer; considerando la chiusura serale, del sabato e festiva del resto del Plesso Paolotti, averne uno fuori dalla portineria poteva essere un ottimo servizio per gli studenti ancor di più considerando che secondo i volenterosi tecnici del DPMA, era certa la fattibilità tecnica con poca fatica.
Oggi il mobile non c’è più… Quindi indagando sulle motivazioni di tale sparizione, scopriamo che la portinaia e i tecnici del DMPA avevano agito “in anticipo”, fiduciosi che il delegato del Rettore responsabile dell’aula studio avrebbe certamente approvato un servizio così palesemente utile e per di più che non richiedesse né di un budget né di un minuto del suo tempo (Non dovrebbero forse queste proposte trovare sostegno da parte del delegato “al coordinamento e al miglioramento dell’utilizzo degli spazi per l’attività didattica”?)
Quest’ultimo invece, una volta messo al corrente, ha contattato la portineria ed i tecnici del DPMA, intimando di annullare tutto il progetto, apportando come principale motivazione il fatto che le altre aule studio non danno questo servizio e che non vede il motivo per cui in questa dovesse venir portato avanti, dato oltretutto che non gli risultava che gli studenti lo avessero chiesto.
Morale della favola, il puffo blu che già era stato posizionato all’ingresso della nostra aula è stato riportato ad ammuffire nelle cantine.
Noi siamo allibiti, quando ci hanno raccontato questa storia non volevamo crederci, ma a quanto pare è la triste realtà.
Ma non molleremo, faremo ufficialmente richiesta di avere questo puffo blu e speriamo, nonostante tutto, di riuscire a migliorare questi spazi.