Lettera dalla Svezia

Ecco una bella testimonianza di quello che avviene all’estero per quanto riguarda il rapporto tra Università e studenti… certo se ne può fare una questione di soldi, di certo in Svezia non hanno Gelmini e Tremonti, ma non è solo questa la differenza, è una questione di mentalità:

Come ogni studente erasmus, nei primi giorni ho guardato con occhi stupiti l’università ospite. Dopo tre settimane pensavo di essermi abituata: la bellezza del posto mi stava diventando familiare.

Invece oggi, scattando queste foto, mi è tornato l’entusiasmo del primo giorno – perché questa università è fatta per lo studente. Sì, per LO studente, non “per GLI studenti”: perché è il singolo, qui, a sentirsi accolto, invitato a VIVERE nella propria università.

Lo studente non è di passaggio, non è uno dei tanti che affollano le aule e allungano la coda per la mensa e si dileguano al termine delle lezioni per tornare alla propria residenza a studiare perché non hanno altro posto dove andare.

Alcuni dettagli:

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